Marzamemi, Scicli, Modica, Ragusa, Castello di Donnafugata, Caltagirone

Marzamemi, Scicli, Modica, Ragusa, Castello di Donnafugata, Caltagirone

Ripartiti da Noto raggiungiamo, dopo circa 20 chilometri, il borgo di pescatori di Marzamemi che è una vera esplosione di colori. 
Prima di raggiungere il centro si può parcheggiare in un comodo parcheggio gratuito sulla sinistra, proprio vicino al mare, dove possiamo approfittare della bella giornata per fare due passi sulla spiaggia. 

Mare di Marzamemi, Sicilia, correre in Sicilia
Mare di Marzamemi

Marzamemi, famosa per la bottarga di tonno e il pesce spada, è nota per la sua tonnara, una delle più importanti di tutta la Sicilia. Oggi non è più attiva, ma potrete vedere comunque le barchette colorate dei pescatori. 
Sulla Piazza Regina Margherita si affacciano il Palazzo Villadorata fatto costruire dal Principe di Villadorata nel 1752, poi la Chiesa della Tonnara, oggi sconsacrata e la nuova Chiesa di San Francesco e Paola, tuttora in piena funzione e da dove partono le processioni dedicate al santo patrono.
Di fronte al porto si trova l’Isola Piccola, sulla quale è costruita Villa Brancati
In questo luogo senza tempo è d’obbligo una cenetta a base di pesce in uno dei ristorantini colorati che hanno preso il posto delle case dei pescatori. 

Proseguendo per la Val di Noto, la tappa successiva è Scicli. In questa città barocca che si trova a 25 chilometri dalla città di Ragusa, è stata girata la fiction del Commissario Montalbano. 
Abbiamo parcheggiato in un parcheggio libero situato in una traversa di via Monte Grappa e abbiamo deciso di perlustrare la città mentre stavamo correndo. 

Scicli, correre in sicilia

Percorrendo le viuzze della città, alcune con ciottoli molto caratteristici, ci siamo imbattuti in numerosi edifici storici e chiesette. 
Non passa inosservata la Chiesa di San Bartolomeo, una delle chiese più antiche di Scicli.
Attenzione perché non è sempre aperta, ma ci sono degli orari di apertura da rispettare.
La Chiesa di San Giovanni emblema dello stile barocco siciliano, è invece aperta tutto il giorno.
Se dalla via centrale di Scicli, ovvero Via Nazionale, continuiamo verso via Duca d’Aosta, ci troviamo di fronte a Palazzo Benevento, patrimonio mondiale dell’Unesco.
Le particolarità di questo edificio sono i balconi: figure animali e umane sembrano reggere le ringhiere. 
Se avete in mente di fare un po’ di salita, non preoccupatevi perché Scicli è circondata da colline. Per godere di una vista panoramica mozzafiato, arrivate in via Matrice e prendete la Scalinata di San Matteo. La Chiesa di San Matteo purtroppo si trova in stato di abbandono e non è visitabile.
Ammirando il paesaggio noterete la Chiesa di Santa Maria La Nova con tre piccole cappelle sul lato.
Quando scendete, potete fermarvi a visitare il presepe costruito nella Grotta Giovanni Marinero. L’offerta è libera. 
Si trova sottoterra e per accedervi bisogna scendere 100 scalini. Questo tesoro rimane aperto tutto l’anno.

Altro punto di interesse, è il presepe della Grotta di Don Carmelo: situato in una vecchia abitazione anni ’50 in cui si trova un vecchio forno “a Petra” e un letto di paglia. Il presepe è costruito in una stalla. 
Terminato il nostro allenamento a Scicli, di cui trovate la traccia Strava sotto, partiamo per una città in cui fermarci per ristorarci. 

La nostra scelta ricade così sulla città di Modica, per approfittare di un po’ di buon cioccolato.
La città sorge a circa 25 chilometri da Ragusa e si dice che tra il 1700 e 1800 ci fossero quasi una ventina di ponti costruiti per poter attraversare i torrenti, che facevano pensare ad una sorta di piccola Venezia. Le case, piccole e caratteristiche, sembrano costruite una sull’altra e sembrano dominare con prepotenza le rocce modicane. 
Guardando verso l’alto, si notano subito i ruderi dell’antico castello da cui spicca l’emblematica Torretta dell’Orologio.
Un altro famoso orologio è quello posto sul Palazzo San Domenico che è la sede del municipio. 
Passeggiando per il centro della “Città delle Cento Chiese”, una delle chiese più imponenti che incontriamo è quella di San Giorgio. Per arrivare all’interno dell’edificio, bisogna percorrere una scenografica scalinata di pietra. Salta subito all’occhio la cupola, sulla cui sommità spicca una croce di ferro. 
L’edificio religioso che ci è piaciuto di più, esternamente, è quello del Duomo di San Pietro. Gli elementi caratteristici di questo luogo sono le statue poste sul perimetro della chiesa che rappresentano i dodici apostoli.
Per quanto riguarda invece l’aspetto culinario, la scelta del cioccolato da portare a casa è immensa. Il cioccolato di Modica, lavorato “a freddo” ha una consistenza granulosa dovuta allo zucchero di canna o semolato presente nell’impasto. Nelle molteplici botteghe del centro potrete provarlo in diverse varianti: limone, peperoncino, cannella, fico d’india, sale, pistacchio, vaniglia… 
Ci sarebbe piaciuto visitare anche il Museo del Cioccolato di Modica, ma purtroppo nelle prime ore del pomeriggio l’edificio è chiuso.

Scorcio di Modica, correre in sicilia
Scorcio di Modica
Orologio Palazzo San Domenico, modica, correre in sicilia
Orologio Palazzo San Domenico
Chiesa di San Giorgio, modica, correre in sicilia
Chiesa di San Giorgio
Duomo di San Pietro, modica, correre in sicilia
Duomo di San Pietro

L’itinerario di giornata prosegue alla volta di Ragusa, in Val di Noto. La città sorge sui Monti Iblei e si divide in due zone: Ragusa Superiore e Ragusa Ibla. 
Ragusa Superiore è la parte più moderna, mentre Ragusa Ibla, che costituisce il centro storico della città, è la parte più antica. Proprio qui si concentra la nostra visita.
Prendendo una via in salita giungiamo al Duomo di San Giorgio, il patrono della città. Nel periodo natalizio, l’edificio viene illuminato da luci a tema che rendono l’atmosfera molto suggestiva. 
Passeggiando tra le vie, noterete edifici storici, case, scalinate e panorami unici. Soprattutto dalle scale della Chiesa di Santa Maria delle Scale
Dopo tanto camminare, potrete rilassarvi nel lussoso Giardino Ibleo. Il viale di accesso è fiancheggiato da imponenti palme e adornato da panchine e vasi scolpiti nella pietra. La balconata offre un’ottima vista sul panorama. Nel parco sono presenti tre chiese, piante della zona e numerose fontane che mi ricordano i giardini francesi. 

Ripartiamo per raggiungere il Castello di Donnafugata, a circa 20 chilometri da Ragusa. E’ un palazzo ottocentesco, visitabile.
La leggenda racconta che la regina Bianca di Navarra, fosse stata imprigionata all’interno del castello dal conte di Modica, Bernardo Cabrera. La fanciulla riuscì però a scappare grazie alla galleria che portava alle campagne circostanti. Da quest’episodio deriva il nome dialettale di “Ronnafugata” ovvero “donna fuggita“.
Il nome Donnafugata mi fa venire in mente il romanzo “Il Gattopardo” di Tomasi di Lampedusa. Sebbene nel libro Donnafugata fosse un luogo di fantasia, per il film si decidette di girare alcune scene proprio all’interno del castello. 
Noi siamo arrivati alla sera, quando ormai l’edificio era già chiuso e quindi l’abbiamo visto solo da fuori. Per apprezzarlo in tutto il suo splendore consigliamo di vederlo di giorno, quando si può ammirare bene anche il labirinto del castello.

Castello di Donnafugata, sicilia, correre in sicilia
Castello di Donnafugata, sicilia, correre in sicilia

L’ultima tappa della giornata è Caltagirone, città famosa per le sue ceramiche. 
Visitiamo il centro città di sera, mentre il giorno seguente ci dedichiamo alla visita dei presepi.
In Via Roma, notiamo subito una delle tante opere barocche della città: il Tondo Vecchio. Questo fu progettato per collegare la città alla Chiesa di Santa Maria di Gesù. Ricorda molto una gradinata di un teatro antico. 
Sempre proseguendo sulla stessa via, troviamo l’ex carcere Borbonico, fatto costruire dal Re Ferdinando. Oggi è sede del Museo Civico Luigi Sturzo
Ai piedi della Cattedrale di San Giuliano, una delle chiese più importanti di Caltagirone, vengono allestite le casette per i mercatini natalizi. La chiesa è davvero imponente e l’elemento che la contraddistingue è la cupola azzurra. 
Poco più avanti, in via Duomo, si staglia il Palazzo dell’Aquila con il suo orologio, sede del municipio. La Piazza del Municipio è decorata da una pavimentazione tutta colorata. Proseguendo la visita, ci troviamo davanti alla Corte Capitaniale, un elegante edificio di epoca rinascimentale che era sede della Corte di Giustizia. 
Uno dei simboli di Caltagirone è la Scalinata di Santa Maria Maggiore e collega la parte della città più moderna con quella più antica. Gli scalini sono “solo” 142 e ognuno è decorato con delle piastrelle di ceramica decorata. Nel periodo natalizio è decorata con delle stelle di Natale che formano, per chi guarda da lontano, un albero di Natale e la scritta ” Auguri”. 

Scalinata di Santa Maria Maggiore, caltagirone, correre in sicilia
Scalinata di Santa Maria Maggiore
Cattedrale di San Giuliano, caltagirone, correre in sicilia
Cattedrale di San Giuliano

Clicca sul link sottostante per continuare la scoperta di Caltagirone. 

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