Ecco qualche info turistica utile sui territori toccati dalla corsa.
La frazione Balma (700 m) fa parte del Comune di San Paolo Cervo. Qui vi è una vecchia stazione del treno che trasportava il materiale delle cave di sienite site alla Balma fino a Biella. Nei primi anni del’900, le cave fornivano la roccia che era lavorata dagli scalpellini per realizzare manufatti per l’edilizia, pavimentazioni stradali, lose, cubetti, pietre per frantoi e macine. Questa attività permesso, in quegli anni, di sostenere economicamente tutta la valle.
La Cava è oggi diventata il Parco delle Cave, in cui è stato posato un monumento e la parete a strapiombo di roccia è stata trasformata in una via ferrata utile per chi pratica alpinismo.
Piedicavallo è un piccolo paesino situato nell’alta Valle Cervo, distante circa 18,5 chilometri dal centro di Biella, proprio come la distanza della gara organizzata da Claudio Piana. Si trova a 1042 metri di altitudine al confine della Valle d’Aosta. Inizialmente il comune di Piedicavallo comprendeva anche il comune di Rosazza, oltre alla frazione di Montesinaro.
Piedicavallo era raggiunta dai pastori della Valle d’Aosta e della Lombardia. La Cima del Bergamasco, vetta vicina a Piedicavallo, prende il nome da un pastore bergamasco che, secondo una leggenda, precipitò dal cocuzzolo di quella montagna.
Il nome Piedicavallo invece deriverebbe dal fatto che fosse l’ultimo paese della Valle raggiungibile a cavallo. Inizialmente, prima di diventare un paese con una popolazione residente in maniera stabile, era un alpeggio. Camminando nel borgo tra viottoli e fontane, vedrete le case di pietra con i tetti di lose, lastre sottili di pietra lavorate dai famosi scalpellini, espatriati in tutto il mondo. Sono stati proprio loro a introdurre il culto valdese, unico luogo in tutto il biellese.
Il tempio valdese rivestito di pietra, presente a Piedicavallo, è stato costruito nel 1895 ed oggi è ancora aperto nelle domeniche estive.
Non lontano dal tempio, si trova la Chiesa di San Michele, punto di riferimento che ti guida al traguardo della Biella – Piedicavallo.
Da Piedicavallo scorre il torrente Mologna, sul quale passa il ponte in legno e ferro. Altro ponte simbolo del paese è il Ponte della Coda, costruito alla fine dell’800, che attraversa il torrente Cervo.
Il parco più grande è il Parco delle Ravere, ove vi è una costruzione rotonda, la ghiacciaia. Un tempo, in inverno, le donne del paese andavano con le loro ceste a prendere pezzi di ghiaccio per conservarli in quella struttura. Così facendo, tutti coloro che avevano bisogno di ghiaccio durante l’anno potevano procurarselo dalla ghiacciaia.
Nella cittadina è presente anche il Teatro intitolato alla Regina Margherita, che vi transitava per passare le vacanze in Valle d’Aosta.
Il piatto tipico è la polenta immoia, che si trova solo a Piedicavallo e la cui ricetta è segreta.
Spettacolo, un lavoro bellissimo, ti auguro di continuare con tante pagine come questa, tante come le gare che ci aspettano non appena finisce questa quarantena. A presto.
Ciao Andrea, grazie mille per i complimenti!
Appena finisce la quarantena dobbiamo recuperare un sacco di corse insieme. Abbiamo da esplorare tantissimi nuovi percorsi. A presto 🙂