Cala Macarella, Cala Turqueta, Cala Macarelleta, Cala Santandria, Ciutadella, Festa di Sant Joan

Cala Macarella, Cala Turqueta, Cala Macarelleta, Cala Santandria, Ciutadella, Festa di Sant Joan

Per il sesto giorno ci spostiamo nei dintorni di Ciutadella, è il 23 giugno e la città è visibilmente in fermento. Tutti, dai più giovani agli anziani, si stanno preparando per celebrare la festa di Sant Joan, una delle feste più antiche delle Baleari. Per saperne  di più clicca qui! 
Dal centro città siamo costretti a prendere uno dei pullman che porta a Cala Macarella, perché i parcheggi delle spiagge sono saturi.
Ricordo che la caletta è raggiungibile anche a piedi o di corsa partendo da Cala Galdana, attraverso il Camì de Cavalls, percorso testato il terzo giorno (clicca qui per vedere il tragitto).
Oggi dobbiamo correre in tutti i sensi, perché le spiagge chiudono alle 16.00 in occasione della festa. Tutti devono andare a divertirsi in piazza! 
Appena lasciato il pullman ci dirigiamo a passo svelto (per alcuni tratti decidiamo di correre) verso la prima tappa della giornata, Cala Macarella. Oltrepassata la pineta, davanti a noi ammiriamo un paesaggio da cartolina con il mare blu e azzurro. Ci sono un po’ di alghe, ma niente paura, significa che l’acqua è davvero pulita! 

Cala Macarella, correre a Minorca
Cala Macarella

Ci avviamo poi verso la seconda tappa, Cala Turqueta. Se Cala Macarella è la caletta più famosa, simbolo di Minorca, Cala Turqueta è per me la più spettacolare. Il nome non mente e l’acqua è proprio turchese, tanto da sembrare quella di una piscina. La sabbia è fine, sembra proprio di essere in paradiso. Qui di alghe nemmeno l’ombra.
Mentre ammiriamo questo gioiello, incontriamo delle simpatiche caprette che si aggirano tranquille tra i bagnanti. 

Durante il viaggio di ritorno, ci fermiamo a Macarelleta, la caletta più piccola ma che non ha nulla da invidiare vicino a Cala Macarella. In riva al mare c’è un signore che prepara la Pomada, il cocktail di Minorca. Anche queste calette sono frequentate da naturisti. 
Dal sentiero vediamo Macarelleta dall’alto e notiamo che le barche sembrano sospese sull’acqua, altro che Caraibi! 

Alle 15:30 prendiamo l’ultimo pullman disponibile per il ritorno. Ma niente paura, la giornata in spiaggia non è ancora finita, andiamo infatti a fare l’ultimo bagno della giornata e della vacanza, a Cala Santandria. Questa spiaggia è molto comoda perché non è lontana dal centro di Ciutadella, l’acqua è cristallina e la sabbia è chiara. Abbiamo scelto Cala Santandria perché, essendo dotata di docce, possiamo rinfrescarci velocemente prima di andare alla festa di Sant Joan. 

Cala Santandria, correre a Minorca
Cala Santandria

Alla sera ceniamo in uno dei (pochi) ristoranti rimasti aperti a Ciutadella. Migliaia di persone e tantissimi giovani brindano e si divertono nelle strade, rigorosamente vestiti con la maglietta della festa color granata. Non preoccupatevi, potrete acquistarne una anche voi in uno dei negozi di souvenir aperti lungo Carrer Ses Voltes.
Il cuore della festa è a Plaça d’es Born, dove si erge un obelisco che domina la piazza e l’imponente Palazzo municipale. Se vi perdete tra le stradine medievali potrete ammirare molte chiese e palazzi signorili.
Lo scorcio più bello della città è quello del porto. Incorniciato da tanti bar e ristorantini, le luci si riflettono sull’acqua regalando un’atmosfera magica.

Ciutadella, porto, correre a Minorca
Porto di Ciutadella
Palazzo municipale, Ciutadella, correre a Minorca
Palazzo municipale
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