Selinunte, Marsala, Trapani, Erice

Selinunte, Marsala, Trapani, Erice

Iniziamo l’anno di corsa!
Sveglia presto e allenamento all’interno del Parco Archeologico di Selinunte. E’ il più grande d’Europa e si estende per 270 ettari. 
L’ingresso costa 6€ e per orientarti puoi scaricare la mappa direttamente qui sotto.

Selinunte, correre in sicilia

I grandi templi E, F e G si trovano sulla collina orientale, ovvero poco dopo l’ingresso al parco. Li vedrete tutti nell’arco di 400 metri. Il tempio conservato meglio è il Tempio E, del V sec. A.C., le cui colonne sono alte ben 10 metri. Quello che vediamo oggi è il frutto di una ricostruzione. 
Questo costruzione anticamente non era la più grande: il Tempio G, dedicato a Zeus, godeva di questo primato. L’altezza del tempio misurava ben 30 metri. Purtroppo quello che rimane oggi è una sorta di tempio ridotto in “briciole” e una colonna che si distingue nel centro.
Del Tempio F rimangono solo alcune rovine. 

Proseguendo verso la parte centrale del Parco, si trova l’Acropoli, caratterizzata da templi, resti di case e fortificazioni che si affacciano sul mare. Qui si trovano i templi A e O, C e D. A questo punto avrete completato un itinerario di 3 chilometri.
Del Tempio A rimangono rovine molto corrose dagli agenti atmosferici. Il Tempio O che era costruito più a nord, era molto simile al Tempio A. 
Sullo sfondo spunta il colonnato restaurato del Tempio C. A nord di questo tempio sorge il Tempio D. Purtroppo sono giunti fino a noi solo resti di altari e di altri edifici.

Procedendo verso ovest invece si arriva sulla Collina della Gaggera, antica area di edifici sacri. Qui si trovano il Tempio M, il Tempio N, la Fonte della Gaggera e il Santuario della Malophoros, ovvero colei che porta i frutti della terra. Ques’ultimo complesso monumentale era dedicato al culto di Demetra.  

A nord dell’Acropoli sorge il Pianoro della Manuzza, dove sorge l’Agorà di Selinunte, il cuore della vita dei coloni. La piazza era grande quasi 3 ettari. A questo punto avrete percorso 5,5 chilometri

All’interno del Parco si trova anche il Museo Baglio Florio, che mostra la ricostruzione di una parte del Tempio Y. All’interno della sala espositiva troverete anche reperti storici che vanno dall’epoca arcaica a quella ellenistica che sono stati ritrovati all’interno dell’area archeologica. 

Ecco la traccia del nostro percorso in cui abbiamo alternato corsa e camminata:

Dopo la visita ripartiamo per il nostro viaggio alla scoperta della terra sicula, la tappa successiva è Marsala che dista circa 50 chilometri. 
Facciamo un giro nel centro della città barocca, è piccolino e tranquillo quindi l’esplorazione non vi ruberà molto tempo. Entriamo da Porta Garibaldi, una delle due porte rimaste della città. Oltre a noi, circa 160 anni fa, passo di qui anche un certo Giuseppe Garibaldi con l’esercito dei Mille. 
Adiacente alla porta, vi è la Chiesa dell’Addolorata, riconoscibile grazie alla sua cupola turchese. 

Porta Garibaldi. marsala, correre in sicilia
Porta Garibaldi
Cupola Chiesa dell'Addolorata, marsala, correre in sicilia
Cupola Chiesa dell'Addolorata

Nel 1691 un  giovane, per ripararsi da una violenta tempesta, si riparò sotto la Porta Garibaldi per pregare la Vergine Maria, raffigurata in una statua presente in una nicchia dell'arco. Un fulmine colpì però il suo cavallo e lasciò illesi tutti gli altri presenti, per commemorare quindi questo miracolo il popolo fece erigere la Chiesa dell'Addolorata che ospita all'interno la statua della Madonna.

Il cuore della città è Piazza della Repubblica, in cui dominano il Palazzo VII aprile, sede del Consiglio comunale, che risale al XVI secolo e il Duomo o Chiesa Madre.
Altra tappa fondamentale è il Mercato del Pesce, costruito all’interno delle mura. 
Non si può lasciare la città senza degustare il Marsala, famoso vino liquoroso, presso le celebri Cantine Florio
 Ripartiamo dirigendoci verso le saline, che purtroppo non riusciamo a visitare perché sono chiuse dato che è il primo gennaio. 
Le Saline di Marsala si trovano nella Riserva dello Stagnone, la laguna più vasta della Sicilia. In questa riserva naturale si trovano quattro isole: Isola Grande, San Pantaleo, Santa Maria e Schola. Si può arrivare sull’Isola Grande in barca e poi noleggiare una bicicletta per percorrere i sentieri autorizzati. Esiste anche un percorso benessere che prevede la possibilità di immergersi nell’acqua salata.
Sull’Isola di Pantaleo, antica colonia fenicia,  si possono ammirare antiche rovine della città di Mozia. 

Saline di Marsala, correre in sicilia
Saline di Marsala
Saline di Marsala, correre in sicilia
Saline di Marsala

Dato che non siamo riusciti a visitare queste saline, ci spostiamo a Trapani
Qui c’è la Riserva Naturale Orientata Saline di Trapani e Paceco che occupa quasi mille ettari. La superficie è occupata in gran parte da saline che “coltivano” il sale integrale. E’ importante anche l’aspetto faunistico, in quanto in quest’area vivono o sono di passaggio numerose specie animali, tra cui il fenicottero rosa. La Riserva è affidata al WWF. 
Che cosa vi rimarrà impresso di questo posto?
Le colline di sale a volte coperte di tegole per proteggere il bene prezioso, gli specchi d’acqua, i mulini a vento sullo sfondo. Questi si utilizzavano per la macinazione del sale e per il pompaggio dell’acqua da una vasca all’altra.
I documenti ci rivelano che le saline erano già  presenti durante l’occupazione normanna in Sicilia. Durante la dominazione spagnola, il Porto di Trapani divenne il centro di commercio europeo più importante. Dopo la prima guerra mondiale, le saline conobbero la crisi dovuta alla concorrenza delle saline industrializzate. 
Oggi con il riconoscimento dell’area a Riserva, l’attività di produzione del sale sta vivendo un periodo di rilancio. 

Per conoscere meglio la storia del sale trapanese consigliamo  la visita al Museo del Sale di Nubia, frazione di Paceco. Il museo si trova all’interno di un antico mulino a vento.  Dentro ammirerete un modellino del mulino, originali attrezzi, foto e una vecchia macina.

Modellino antico mulino, trapani, correre in sicilia
Modellino antico mulino

Il nostro viaggio procede alla volta di Erice, antica cittadina medievale situata sulla vetta dell’omonimo monte. 
Erice deve il nome a Erix, personaggio della mitologia figlio di Afrodite e di Bute. 

Vista da Erice , correre in sicilia

Questo borgo magico è stato scelto come set cinematografico per girare alcune scene del film Aquamen
Passeggiamo per le vie lastricate e ammiriamo il Duomo con il suo campanile. 
Poi ammiriamo la Torretta Pepoli, in stile liberty, edificio che si trova ancorato ad un masso di roccia e ospita all’interno un percorso multimediale che ne racconta la storia. Si trova poco più in basso del magnifico Castello di Venere. Esso era adorato dai romani per il culto della Dea Venere. Già prima però fu sede di un antico santuario dedicato al culto di una divinità femminile che evocava la fecondità. Quello che noi vediamo oggi è il castello costruito dai Normanni sui resti del santuario.
Per fare un tuffo nel medioevo non ci resta che scattare due foto al Castello e alle Torri del Balio e passeggiare nell’omonimo Giardino, un giardino pubblico incastonato in un borgo medievale. 

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